lunes, 19 de agosto de 2024

Brevissimo excursus sulla città nell’arte V.




Con l’età contemporanea, la città sarà, ancor più, soggetto prediletto: dall’esaltazione futurista – che vede nella modernità e il progresso, nella velocità e nel dinamismo i nuovi punti di riferimento della sua pittura – fino al dadaismo, che in essa vede il luogo del crimine, dell’alienazione dell’uomo e della sua autodistruzione, passando poi per la desolazione delle piazze metafisiche di De Chirico. 



Infatti, sembra che la città diventi luogo di solitudine, come Edward Hopper ci mostra nelle periferie borghesi americane.
Infine, la città si trasforma nella tela dell’artista, in cui il dialogo con il pubblico e con il contesto danno un senso unico alle immagini, come lo street artist Banksy riesce con i suoi provocatori graffiti.




Ma vorrei finire con gli scorci di città dipinti da Vincent Van Gogh che, nella sua vibrante pittura, fa emergere il desiderio che ogni uomo nasconde nell’intimo del suo cuore: che le strade della città, lungo le quali gli uomini corrono e si incrociano, non siano un fiume di solitudine, ma che la goccia dell’uno insieme alla goccia dell’altro possano formare un grande e calmo lago, la città di una armoniosa convivenza fra gli esseri umani.








Buenos Aires, 6 agosto 2020

Intervento alla Kermes Culturale Tonalestate 2020
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