Emilio Isgrò è uno dei più significativi artisti del gruppo dei poeti visivi; le sue ricerche, infatti, si volgono ad un'arte non legata solo alla visualità ma determinata anche da interventi concettuali. Nel 1964 realizza le prime "Cancellature": enciclopedie e libri completamente cancellati, con i quali contribuì allo sviluppo in Italia della "poesia visiva" e dell' arte concettuale.
“Io cancello le parole per custodirle, è un gesto di salvezza”.
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