30.3.10

nonio

BOCCA: non soffri­va! ... anzi non poteva ricordare... lì per lì... quan­do aveva sofferto di meno... a meno che natural­mente non fosse... inteso che lei dovesse soffrire... ha!... pensato che lei dovesse soffrire... come qual­che volta... nella sua vita... quando chiaramente avrebbe dovuto provare piacere... lei in verità... non ne aveva provato nessuno... neanche il più piccolo... in tal caso naturalmente... quel concetto di casti­go... per un qualche peccato... o magari per tutti... o per nessun motivo particolare... ma per la cosa in sé... cosa che lei capiva perfettamente... quel con­cetto di castigo al quale aveva pensato in un primo momento... essendole sempre stato insegnato a cre­dere... con le altre orfanelle... nella misericordia... (breve risata)... di Dio... (risatona)... aveva avuto in un primo momento l'idea... poi buttata via... per­ché sciocca... e forse non era così sciocca... dopo tutto... e cosi avanti... tutto l'insieme... vani ra­gionamenti... finché un'altra idea... oh molto tem­po dopo!... lampo improvviso... davvero molto sciocca ma - ... Cosa?... il ronzio?... sì... sempre il ronzio... chiamiamolo così... nelle orecchie... anche se ad essere sinceri non proprio... nelle orecchie... ma nel cranio... un sordo ruggito nel cranio... e sem­pre questo raggio o bagliore... come un bagliore di luna... ma probabilmente no... anzi certamente no... sempre lo stesso punto... ora splendente... ora opaco... ma sempre lo stesso punto... come nessuna luna potrebbe... no... nessuna luna... soltanto lo stesso desiderio dì... tormentarsi...

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