26.3.10

en attendant Godot

Risata di Vladimiro, interrotta di colpo come in precedenza. Stessa mimica, meno il sorriso.
VLADIMIRO Mi faresti ridere se mi fosse consentito.
ESTRAGONE Li abbiamo perduti?
VLADIMIRO (seccamente) Li abbiamo buttati via.
Pausa. Rimangono immobili, le braccia ciondoloni, il mento sul petto, le ginocchia piegate.

ESTRAGONE (debolmente) Non Siamo legati? (Pausa). Di'?
VLADIMIRO (alzando la mano) Senti!

Rimangono in ascolto, immobili, grotteschi.

ESTRAGONE Non sento niente.
VLADIMIRO Sssssssss! (Tendono l'orecchio. Estragone perde l'equilibrio e quaSi cade. Si aggrappa al braccio di Vladimiro che barcolla. Rimangono in ascolto, stretti l'uno all'altro, con gli occhi negli occhi). Neanch'io. (Sospiri di sollievo. DistenSione. Si allontanano l'uno dall'altro).
ESTRAGONE Mi hai spaventato.
VLADIMIRO Ho creduto che fosse lui.
ESTRAGONE Chi?
VLADIMIRO Godot.

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