27.3.10

è per te


Assapora il rosso del cielo, odora gli ondeggianti venti bianchi,
guarda nell’universo: il sole.
Guarda le stelle scintillanti di giallo,
fino a sentirti bene e a dover socchiudere gli occhi.
Mondi astrattati ti luccicano nelle orbite.
Lascia che ti tremino le dita fervide,
tasta un elemento,
che ti devi cercare barcollando di sete,
tu che siedi saltando, giaci correndo,
sogni stando disteso, stai sveglio sognando.
Febbri divorano fame e sete e svogliatezza,
sangue trapela.
Padre, che eppur ci sei, guardami
Avvolgimi,
perdonami.
Nel vicino mondo corro su e giù, a grande velocità.
Distendi ora le tue nobili ossa,
porgimi orecchio sensibile,
begli occhi di un pallido azzurro.
Questo, Padre, c’era.
Io sono davanti a te!


egon schiele

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